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Dal Vangelo secondo Giovanni, 10:22,30
16 dicembre 2018
(Versione Diodati)
Or la festa della dedicazione si fece in Gerusalemme, ed era di verno.

E Gesù passeggiava nel tempio, nel portico di Salomone.

I Giudei adunque l'intorniarono, e gli dissero: Infino a quando terrai sospesa l'anima nostra? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente.

Gesù rispose loro: Io ve l'ho detto, e voi nol credete; le opere, che io fo nel nome del Padre mio, son quelle che testimoniano di me.

Ma voi non credete, perciocchè non siete delle mie pecore, come io vi ho detto.

Le mie pecore ascoltano la mia voce, ed io le conosco, ed esse mi seguitano.

Ed io do loro la vita eterna, e giammai in eterno non periranno, e niuno le rapirà di man mia.

Il Padre mio, che me le ha date, è maggior di tutti; e niuno le può rapire di man del Padre mio.

Io ed il Padre siamo una stessa cosa.
Gv. 10:22

Gv. 10:23

Gv. 10:24


Gv. 10:25


Gv. 10:26

Gv. 10:27

Gv. 10:28


Gv. 10:29


Gv. 10:30